Odissea barese: il parcheggio

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BARI – Una delle questioni che affligge maggiormente ogni cittadino barese, è senza ombra di dubbio quella del parcheggio. Chiunque abbia deciso almeno una volta di spostarsi per il capoluogo con la propria automobile, avrà già compreso ciò di cui sto parlando.

A partire dal 07/11/2008, nei quartieri Murat, San Nicola, parte del quartiere Madonnella e del Libertà, sono state istituite le ZSR -letteralmente zone a sosta regolamentata- con l’intento, di diminuire lo stress della ricerca di un parcheggio e per favorire il trasporto pubblico.

I cittadini sono, però, rimasti ostili all’iniziativa, che richiede il pagamento di 2 euro, nelle zone centrali, o di 1 euro, nelle zone esterne al centro barese, per ogni ora di sosta.

Non è difficile poter affermare che i propositi di questa iniziativa, non siano andati a buon fine.

Tra le strisce blu e l’avvento delle tanto amate quanto odiate piste ciclabili, anch’esse causa della mancanza di parcheggio in città, le lamentele della comunità barese non sono certamente mancate.

Quindi, per permettere a ogni cittadino di parcheggiare alla larga da park&ride, doppia fila e contrassegni di colore blu, e per sventare le polemiche dei cittadini, cosa ci si potrebbe inventare?

Il sindaco della città di Bari, il dott. Antonio Decaro, una risposta a questo l’ha trovata.

Egli stesso, in un’intervista dell’11 febbraio 2017 rilasciata a Repubblica.it, ha espresso la volontà di ottimizzare, affiancato dal municipio, i posti di carico e scarico e delle moto e di realizzare, prendendo come modello quello realizzato in piazza Cesare Battista, dei parcheggi pertinenziali per residenti.

Questo accadeva a febbraio e, ad oggi, passati nove mesi, la situazione, senza contare qualche posto di carico e scarico trasformato in parcheggio a pagamento, non è cambiata.

Per tanto, una volta assodato il problema e trovate le soluzioni per poterlo risolvere, non sarebbe il momento di agire?

Alessia Caputo

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