Il Bari dà l’arrivederci al ritiro battendo il Trento 2-0

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Trento – Anche questo ritiro volge al desìo. Stasera, con l’amichevole al Briamasco di Trento, a due passi dallo straordinario Museo”Muse”, sotto l’ombra del Castello del Buonconsiglio, non si è chiuso un Concilio, bensì si è svolta l’ultima amichevole del Bari griffato Grosso, in ritiro a Bedollo sull’altopiano del Pinè dove, a quanto pare, ci si darà appuntamento l’anno prossimo.

Con la ferrovia sulla sinistra a far transitar treni, con regolare ciclicità, da destra a sinistra, e con odori di vaga scarpata ferroviaria, col “Muse” di fronte, stasera, sull’erbetta del campo sportivo locale che vedrà impegnato il Trento nella serie D, si è percepita quella sottile consapevolezza, per il Bari, di potersi giocare il torneo di B in tutta serenità perché la qualità, nonostante la mancanza di altre pedine fondamentali che dovrebbero arrivare, c’è, ed insieme ad essa anche l’assimilazione degli schemi preparati a Bedollo: palla a terra, passaggi veloci a disimpegnarsi del pallone, fraseggio volto a far salir la squadra avversaria per poter colpire in contropiede ed altra tecnica. Diciamo che l’unica pecca sta nella mancato apporto delle cosiddette “seconde linee” le quali, nonostante l’impegno profuso fino adesso, dalla prima amichevole col Pinè fino a stasera, non hanno lasciato il segno confermando l’involuzione dello scorso campionato.

Assenti chi per ruggine, chi per postumi di infortuni, chi per affaticamento e chi perché sta per diventare papà (Salzano) Di Noia, Maniero, Romizi, Floro Flores e Masi, oggi insieme alla squadra per rimaner nel gruppo, in stampelle.

Grosso ha mandato in campo nel primo tempo Micai in porta, Cassani e Morleo terzini, Capradossi e Tonucci centrali di difesa, Basha vertice basso di centrocampo, Tello e Brienza mezzali, Improta e Galano ali, Nenè centravanti.

Dopo una prima fase di studio durata circa dieci minuti, il Bari ha cominciato a prendere le misure su un Trento ordinato e sempre primo sui palloni gravitanti nella propria tre quarti, finché all’ottavo Tello ha rubato palla a centrocampo per servire un assist tagliato alla perfezione per Galano il quale da posizione defilata ha infilato Grubizza portando in vantaggio il Bari.

All’11’ triangolo Morleo-Nenè-Morleo ma per un soffio Morleo non ha preso il pallone che lo avrebbe di fatto condotto in rete. Peccato, occasione sprecata.

Al 13′ occasione gol per il Trento sprecata da Lillo che, defilato, ha tirato su Micai.

Al 19′ cross di Galano perfetto per Nenè che di testa ha sfiorato il gol grazie ad una parata difficile del portiere trentino.

Infine da segnalare al 24′ tiro senza grosse pretese di Nenè da fuori area, sul cui tiro il portiere ha parato in due tempi salvando all’ultimo momento il pallone che stava rotolando in gol.

Ampi gli spazi che si sono aperti per il Bari grazie ad un gioco remissivo del Trento, ed al 32′ c’è stato un gol annullato ad Improta perché, sul passaggio di Brienza, era in fuori gioco.

Nel secondo tempo, come da copione, mentre il Trento ha cambiato sei undicesimi, Grosso ha iniziato con lo stesso undici del secondo tempo tranne Micai che è stato sostituito da De Lucia.

L’inizio della ripresa è scorso via senza sussulti particolari con il Bari sempre a dettar legge ed il Trento rivitalizzato dalle sue seconde linee che non hanno impensierito più di tanto la attenta difesa barese. Anzi, al 17′ su assist di Brienza, Improta in leggero fuori gioco ha segnato un gol puntualmente annullato dall’arbitro Moser.

Nonostante il notevole giro palla proposto dal Bari, sono da evidenziare le buone le proposizioni di Tello e di Basha, oggi davvero bravi ad impostare le azioni.

Puntuale girandola di sostituzioni per il Bari: al 23′ sono entrati D’Elia per Morleo e Greco per Brienza.

Al 28′ raddoppio di Improta che ha ricevuto un assist da Tello, mentre al 30′ è entrato Moras per Tonucci e Montni per Cassani sicchéTello è passato a terzino destro, D’Elia terzino sinistro, mentre Montini con Nenè han fatto coppia in avanti sempre con Improta e Galano, proponendo, dunque, un inedito 4-2-4.

Al 40′ ancora sstituzioni: sono entrati Scalera per Tello, Martinho per Improta, Rajcevic per Nenè e Furlan per Galano.

Nessuna particolare emozione in questo frangente se non il solito gioco tambureggiante da parte del Bari ce, nonostante i sostituti e nonostante i quattro attaccanti, non è riuscito ad arrotondare il risultato.

Tutto sommato un buon test per Grosso che comincia a capire su chi potrà puntare e su chi, magari, necessiterà ancora di test.

A fine gara Grosso ha fatto un po’ la sintesi di questo ritiro: “Partita di fine ritiro, abbiamo lavorato tanto e sono contento di quel che abbiamo fatto anche se abbiamo tanta strada da fare. Ci sono tante cose da migliorare ma la base e l’atteggiamento, la voglia di essere squadra, si sono viste sia oggi che in altre partite. Vogliamo fare bene e continueremo a farlo fino all’inizio di campionato. Insostituibili? Siamo una squadra in costruzione, siamo numerosi e qualche movimento ci sarà, ma a prescindere da chi rimarrà o chi andrà via c’è stata partecipazione, stiamo lavorando bene con la voglia di fare il massimo”.

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