Lo stato d’animo di quando si e’ obbligati a lasciare il luogo dove si e’ nati

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(la Realtà della Vita)

Lo stato d’animo …di quando si e’ obbligati …a lasciare il luogo dove si e’ nati …ovvero …LA NOSTALGìA DELLE ORIGINI …

Quando si abbandona il luogo dove si è nati … il luogo dove hai passato la tua infanzia … abbandonare anche tua madre e tuo padre per andare a lavorare molto lontano, forse all’estero, forse anche oltreoceano : è come avere la morte nel cuore.
Si parte per un ignoto futuro.
Mentre il treno lentamente ti porta via, guardi il paese che lentamente si allontana sempre più … fino a non più vederlo.
In questo momento il tuo stato d’animo è distrutto … non puoi fare a meno di lasciare una lacrima che tu ti sforzi di reprimere.
Dentro di te una voce ti dice : ritornerò.
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Ovunque ti trovi nel mondo … non dimentichi mai le tue origini.
Quando si parte dal tuo paese hai solo tristezza nel cuore.
Si parte con la speranza di una vita migliore raggiungendo un mondo ancora sconosciuto.
Si arriva in un mondo diverso sperando di trovare un futuro più prospero dove poterti per sempre sistemare.
Diversi possono essere i motivi per i quali si abbandona il paese dove si è nati per costruire una nuova vita da un altra parte del mondo.

Motivi che con il tempo svaniscono lasciando spazio alla nostalgìa di quello che tu hai lasciato con una spina e l’amarezza nel cuore … una amarezza sempre presente nella tua anima ovunque tu andrai a vivere.
Nel nuovo mondo ci si adatta … si riesce nel raggiungere quel benessare che al tuo paese non ti è stato possibile realizzare.
Ma il tuo cuore è rimasto là … dall’altra parte del mondo.

A volte si ascolta come paralizzati e con il cuore pesante il pezzo musicale dell’inno di Mameli che identifica la tua italianità.
Quando vedi la tua bandiera di colore verde, bianca e rossa sventolare al vento con orgoglio … la bandiera che identifica la tua origine … quando ascolti con nostalgìa i pezzi musicali dialettali del tuo paese che tu mai hai dimenticato, ti si stringe il cuore …
In questi momenti non puoi fare a meno di piangere in silenzio.
Non puoi reprimere i tuoi sentimenti … i tuoi occhi si bagnano anche se tu non vuoi.
Ti proponi un giorno di ritornare al tuo paese per baciare la tua terra d’origine … per rivedere i tuoi amici … ammirare quelle casette antiche costruite forse anche con i sassi … casette che ancora stanno in piedi … casette costruite da chissà chi di un lontano passato.
Nei tuoi pensieri esiste il fermo desiderio di ritornare per sempre quando hai guadagnato abbastanza per assicurarti un tramonto tranquillo e sereno nel paese in cui sei nato.


Arrivando nella terra d’origine ti accorgi che tutto è cambiato : il paese è diventato più grande e più moderno.
La terra e il paesaggio ambientale che conoscevi è stato occupato da nuovi edifici con nuove villette e case residenziali.
La gente non è più quella che conoscevi al momento della partenza di tanto tempo fà …
I tuoi amici e le tue amiche non ci sono più oppure non sono più quelli della tua gioventù … non ti senti più a tuo agio.
Si è delusi di non aver ritrovato quello che la tua mente aveva conservato per così tanti anni.
A malincuore ritorni nel mondo dove hai così tanto lavorato.

Ritorni nel mondo che tu adesso conosci molto bene … una terra non più straniera … una terra che ti ha permesso di vivere bene con il frutto del tuo sacrifico dovendo abbandonare la terra natìa.
Ritorni nel mondo dove ritrovi ancora tutto come quando l’avevi lasciato qualche settimana prima.
Questa volta prendi la decisione definitiva affermando : “adesso è qui il mio mondo, qui rimango per sempre”.
Ma nel tuo cuore è rimasta l’immagine del tuo paese di quando l’avevi lasciato la prima volta.

Eugenio Zovich

 

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